Alcolismo, ovvero "Il consumo problematico di alcool"

Alcolismo, ovvero "Il consumo problematico di alcool"

In questo articolo a cura dell'A.C.A.T. (Associazione dei Club Alcologici Territoriali), verrà approfondito il tema dell'alcolismo, una delle diverse dipendenze già accennate nella precedente pubblicazione di questo ente. Ma ora entriamo nello specifico di questo argomento:

Che cosa è

E’ un disturbo del comportamento caratterizzato dall’incapacità del bevitore di astenersi dal consumare alcool. Chi ne soffre ha perso il controllo sulla sua abitudine al bere. Avendo sviluppato nel tempo la tolleranza verso la sostanza, l’alcolista tende a bere sempre più frequentemente. Non solo: poiché con la tolleranza si sviluppa anche l’assuefazione, egli tende a bere quantità sempre maggiori di alcool, perdendo così la possibilità di bere in maniera moderata.

Quali sono le cause

Le cause dell’alcolismo in una persona possono essere diverse e sono dovute a fattori di Familiarità, Sociali, Psicologici e altri ancora. La familiarità era sino a poco tempo fa l’aspetto meno conosciuto e più sottovalutato del problema. Le conoscenze più recenti indicano la familiarità come uno dei fattori più decisivi tra le cause che portano all’alcolismo. Dicendo familiarità ci riferiamo a quella consuetudine di bere vino, birra o altro in famiglia, pur se durante i pasti, perché questa abitudine c’è sempre stata nel tempo. Tra i fattori psicologici che sono possibile causa dell’alcolismo vi sono gli stati d’ansia o depressione, vivere in situazioni di stress per periodi prolungati. Tra le cause sociali vanno elencate le frequentazioni di persone (amici o pari) e ambienti che stimolano la voglia di bere. E poi lo stile di vita, come può essere per una persona l’esposizione ad un numero elevato di eventi sociali, dove non si risparmiano festeggiamenti e brindisi.

 

I sintomi dell’alcolismo

I sintomi cominciano a manifestarsi con il desiderio di bere che diventa sempre più costante; prosegue con l’assunzione di quantità via via crescenti, sempre maggiori a causa dell’assuefazione all’alcool. Si arriva infine ad un bisogno impellente e incontrollabile di bere, sin dal primo mattino.

 

Gli effetti dell’alcolismo

L’uso problematico di alcool nel tempo causa alla persona danni fisici, psicologici, sociali, psichiatrici. Tra i danni fisici vanno citate le cirrosi epatiche, dovute al super lavoro del fegato per smaltire l’alcool. Oltre a queste, va considerato che l’abuso di alcool è causa del 30% dei tumori all’esofago e del 50% dei tumori allo stomaco (dati I.S.S.). A questi danni va aggiunto anche quello che deriva dalla malnutrizione, causata dal fatto che con l’alcool vengono introdotte nell’organismo calorie che riducono fortemente l’appetito, portando il bevitore ad uno stato di debilitazione fisica e mentale. I danni psicologici e mentali si manifestano con una progressiva perdita delle capacità di giudizio ed un deterioramento della personalità (autostima). I danni cerebrali portano a difficoltà crescenti nella concentrazione, nella memoria e nell’attenzione, quindi nella capacità di risolvere anche i più piccoli problemi. Spesso i danni cerebrali sono permanenti, soprattutto per le persone che cominciano a bere in età adolescenziale (13 – 19 anni). Infine i danni sociali. E’ importante considerare che la persona che soffre di alcolismo tende ad isolarsi, modifica i sui atteggiamenti nei confronti degli altri relazionandosi in modo non corretto. Questo avviene verso tutte le persone che lo circondano, causando tra loro disagi e grandi sofferenze, iniziando dalla famiglia e dagli amici, e poi anche nell’ambiente di lavoro e nei rapporti con i colleghi.

 

Come uscire dall’alcolismo - Le terapie

Per l’alcolista che vuole liberarsi dalla sua situazione di dipendenza è fondamentale riconoscere ed accettare il suo comportamento come un problema. Pensare che “smetto quando voglio” è solo un’illusione, perché quello che si crede essere l’ultimo bicchiere in realtà è sempre il penultimo. Una volta che la persona ha riconosciuto il suo problema la principale strategia è quella di “smettere di bere”. Fatte queste importanti premesse, il problema per l’alcolista è sempre risolvibile, anche se non da solo. La persona che è consapevole del problema può avvalersi di terapie farmacologiche, psicologiche e sociali, secondo il suo grado di dipendenza. Nei casi di grave dipendenza da alcool è possibile ricorrere a terapie farmacologiche. Queste consistono nell’assunzione di farmaci che consentono di superare le crisi più acute di astinenza da alcool e viene seguita presso strutture ospedaliere dove sono operative unità di alcologia con presenza di personale qualificato. La terapia psicologica consiste nell’affiancamento della persona ad uno psicoterapeuta che facilita il percorso verso la sobrietà. Infine, per ultimo nella lista ma non ultimo per importanza vi è una forma di terapia “sociale” che consiste nell’aggregarsi a un gruppo di auto-aiuto presente sul territorio. La persona con il problema partecipa con la famiglia agli incontri organizzati da questi gruppi condividendo esperienze con persone che hanno avuto lo stesso problema. I gruppi di auto-aiuto sono organizzazioni no-profit e gestite da volontari. Citiamo tra questi l’Associazione dei Club Alcologici Territoriali (ACAT) che seguono il metodo Hudolin e gli Alcolisti Anonimi. Queste associazioni, presenti da decenni, si sono dimostrate molto efficaci per uscire dalla dipendenza da alcool, ma soprattutto per prevenire le ricadute nel problema.


A cura dell’ACAT Isola Bergamasca

I Club Alcologici Territoriali dell’Isola sono:

Madone referente Gianni Donadello 3343589987;

Ponte S. Pietro referente Immacolata Peta 3203162590;

Terno d’Isola referente Iolanda Fusi 3491641703;

Terno d’Isola referente Nicola Votino 3283071891;

Calusco d’Adda referente Camillo Perico 3333998155;


Autore: Gianni Donadello (A.C.A.T.)

Data di Pubblicazione: 7 dicembre 2024

 

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