Tutti sappiamo che cosa è, ma non tutti sappiamo quanto possiamo esserne coinvolti, direttamente o indirettamente. La dipendenza è un comportamento anomalo che viene mantenuto pur sapendo che questo è dannoso. Prendiamo ad esempio un fumatore: egli sa che il fumo fa male e può portare a complicazioni oncologiche, eppure continua a fumare. Chi beve in modo eccessivo sa che il secondo bicchiere e poi il terzo e poi un altro ancora nuoce alla sua salute fisica, mentale e relazionale, però non si ferma al primo bicchiere. Così come il gioco: il giocatore problematico non si ferma mai alla prima vincita o ad una perdita leggera, ma continua sino a che non ha creato un danno al portafoglio. Tutte queste sono manifestazioni inequivocabili di dipendenza. Lo stesso vale per l’assunzione di cocaina, eroina ecc... La parola dipendenza non piace alla gente: le persone preferiscono parlare di uso smodato di sostanze o eccessi nel comportamento. Ma è la stessa cosa, ovvero è dipendenza. Nasce da un consumo regolare di sostanze legali (alcool, tabacco, farmaci) o illegali (droghe di vario genere) o attività (gioco), verso le quali a mano a mano la persona perde il controllo. I fattori che possono portare alla dipendenza sono diversi. Sono fattori sociali: vivere in un ambiente svantaggiato, frequentare persone non idonee. Vi sono fattori famigliari, come la mancanza di legami con i congiunti o parenti con problemi di droghe, ad esempio, o con consumo abitudinario di bevande alcoliche. Poi ci sono fattori personali: scarsa autostima, insoddisfazione nelle attività lavorative o insuccesso nell’attività scolastica (adolescenti). Quasi sempre nella persona la dipendenza nasconde un vuoto non colmato, un bisogno non soddisfatto, un dolore non superato o una rabbia repressa. Si può uscire dalla dipendenza? SI!! E’ facile? NO!! Soprattutto se non si ha il desiderio di farlo. Perché parlo di desiderio e non dico volontà? Perché la volontà nella persona con dipendenza è soverchiata dalla necessità di assumere quella sostanza o di riprendere quel comportamento. Se vi è il desiderio di uscire da una dipendenza si possono intraprendere vari percorsi, psicologici, farmacologici, sociali, come i gruppi di auto-aiuto, accompagnati da persone competenti per la loro parte, che possono dare un aiuto concreto. Ma per vincere definitivamente la dipendenza, qualunque sia, è sempre comunque necessario sostituire le abitudini negative con attività e interessi che portano altri piaceri, soddisfazioni e gratificazioni alla persona ex dipendente, come possono essere l’orto, il giardinaggio, il ballo, la pittura, la lettura, lo studio approfondito di materie interessanti, e molte altre ancora. In conclusione, se una persona desidera liberarsi da una qualche dipendenza può farcela, guardandosi attorno per cercare il primo aiuto e fare il primo passo di un percorso verso lo star meglio.

Si comincia così...

... può finire così!
A cura dell’ACAT Isola Bergamasca
I Club Alcologici Territoriali dell’Isola sono:
Madone referente Gianni Donadello 3343589987
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Terno d’Isola referente Nicola Votino 3283071891
Calusco d’Adda referente Camillo Perico 3333998155
Autore: Gianni Donadello (A.C.A.T.)
Data di Pubblicazione: 23 ottobre 2024
