Il cervello umano subisce danni seri, talvolta irreversibili, dovuti all’abuso di alcool e droghe. Grazie alla diagnostica più evoluta oggi si conoscono quali sono i danni e in che modo agiscono sul sistema cerebrale. Alcol e droghe influiscono sui neurotrasmettitori, ovvero quelle sostanze che permettono alle cellule cerebrali di funzionare correttamente come, ad esempio, la dopamina, la serotonina e le endorfine.
Il problema dell’abuso di alcool e droghe riguarda in modo particolare gli adolescenti
Oggi sappiamo che, a differenza di altri organi del nostro corpo, lo sviluppo del cervello si completa tra i 21 ed i 22 anni. E’ per questo motivo che nei ragazzi e negli adolescenti l’uso di alcool compromette il completamento dello sviluppo del cervello e delle sua funzioni. L’uso di queste sostanze porta danni a livello psichico e comporta l’apparire precoce di ictus, aneurismi, cirrosi e tumori al cavo orale. Durante la fase di sviluppo il cervello è sensibile a fattori esterni. I danni sono diretti ed indiretti. I danni diretti sono quelli cardiovascolari; l’aumento della pressione sanguigna nei vasi del cervello porta ad un aumento del rischio di ictus di 14 volte. I danni indiretti sono inerenti la capacità di apprendimento, memoria, la capacità di reazione a stimoli esterni e la capacità di regolare il comportamento in base alle situazioni esterne. L’uso continuato di alcol e droghe modifica il metabolismo cerebrale, ovvero riduce l’area della corteccia cerebrale prefrontale, l’area del sistema nervoso che controlla il comportamento e sovrintende la capacità decisionale. In modo particolare l’alcool colpisce le aree della memoria e delle funzioni cognitive. L’abuso protratto di queste sostanze provoca nel cervello danni simili a quelli causati dalle più gravi forme di demenza senile e dal morbo di Alzheimer. A questo proposito si osservino le due immagini riportate che riproducono un cervello integro in confronto ad un cervello che ha subito questo tipo di danni. Il neurochirurgo che opera giovani pazienti che hanno fatto abuso di alcool o droghe, trova dei solchi come quelli presenti nel cervello di persone molto anziane, cellule bruciate non dovute all’età, ma alle sostanze di cui stiamo parlando. Secondo l’istituto superiore del ministero della sanità in Italia si comincia a bere a 11 anni. Secondo l’Istat negli ultimi 10 anni tra i ragazzi il consumo di alcool è raddoppiato. Bere prima dei 15 anni porta ad una dipendenza precoce. Rispetto a una volta, oggi tra i ragazzi ubriacarsi fa tendenza. Il Binge Drinking, ovvero l’assunzione di forti quantitativi di alcool in tempi ristretti, sta diventando una moda tra i giovanissimi che cercano lo sballo. E’ un’emergenza che va affrontata collettivamente con le famiglie, la scuole e istituzioni. Per concludere, bere in età giovanile è come accendere un fiammifero nel proprio cervello: vengono brucite aree cerebrali fondamentali che sono perse per sempre.
I CAT dell’Isola Bergamasca
| Ponte San Pietro | Peta Immacolata | 320.3162590 |
| Madone | Gianni Donadello | 334.3589987 |
| Terno d’Isola (Cat 1) | Iolanda Fusi | 349.1641703 |
| Terno d’Isola (Cat 2) | Nicola Votino | 328.3071891 |
| Calusco d’Adda | Camillo Perico | 333.3998155 |
Autore: ACAT Isola Bergamasca (tratto da “Superquark: droghe e alcool”)
Data di Pubblicazione: 29 dicembre 2023
